I mille modi in cui un cavallo può salvarti di Sofia Bandini
Avere un cavallo è sempre stato il mio sogno, sin da quando avevo 5 anni. Non avrei mai potuto immaginare che questo splendido animale sarebbe arrivato ad avere un ruolo così importante nella mia vita.
La prima volta che io e Legolas ci siamo incontrati lui era un puledro di 2 anni e io una ragazzina di 15. La mia istruttrice di quel tempo, Elisa, mi affidò il compito di cominciare a domarlo per la scuola. Subito capii che quel cavallino era estremamente dolce ed intelligente, lo adoravo ed ero sempre più entusiasta dei progressi che facevamo.
Quando la cavalla che avevo comprato da pochi mesi, Cleo, morì improvvisamente, Elisa mi fece il regalo più bello della mia vita. Mi regalò Legolas. Quella fu la prima volta che quel cavallo mi salvò.
Sapevo di essermi andata a mettere in una situazione difficile, non avevo la più pallida idea di come domare un puledro! Io ci misi tutto l’impegno e la passione che avevo e diverse persone mi aiutarono in questa difficile impresa… a cominciare da Elisa, passando al Club dei Nani con Michela, che ci ha aiutati ad avere delle basi solide, ed infine all’Ospitalazzo con Massimo (conosciuto anche come Boss) e Alessandra, dove stiamo affrontando svariate situazioni che ci aiutano a crescere, a migliorare e a metterci sempre in gioco.
Ora, guardandomi indietro, non riesco a credere a tutta la strada che abbiamo fatto insieme. Qualsiasi crisi, qualsiasi momento di sconforto o di rabbia, qualsiasi problema, posso essere sicura di una cosa: Legolas sarà lì, pronto a condividere il mio stato d’animo e ad aiutarmi, in chissà quale magico modo, a superarlo.
Lui è il mio maestro, il mio salvatore e il mio amore più grande. Mi ha insegnato cosa vuol dire essere responsabili e umili, mi ha insegnato cos’è il rispetto e l’importanza della pazienza e della costanza. Anche dopo tutti gli errori che posso aver fatto lui è lì ad incoraggiarmi a riprovare e riprovare ancora.
Ho sempre detto che Legolas è l’unica cosa a cui non rinuncerò mai, perché lui è ciò senza cui non posso vivere.
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